Assistenza alla popolazione

Aggiornato all'1 agosto 2012

Sono 28 i campi di accoglienza ancora allestiti, tutti collocati in Emilia-Romagna. Accanto ai campi di accoglienza, sono presenti anche altre strutture per ospitare le persone colpite dal terremoto (alberghi, scuole, palestre, caserme e vagoni letto).

Aree di accoglienza in Emilia-Romagna. I 28 campi sono distribuiti nelle Province di Modena, Ferrara, Bologna e Reggio Emilia. In particolare, in provincia di Modena, cinque aree di accoglienza si trovano a Finale Emilia, quattro a San Felice sul Panaro, cinque a Mirandola, uno a Medolla, una a San Possidonio, una a Bomporto, una a Cavezzo, due a Novi, una a Concordia sulla Secchia, una a San Prospero, una a Carpi e una a Camposanto. In provincia di Ferrara i campi si trovano uno a Sant’Agostino e uno a Cento. In provincia di Bologna è presente un'area di accoglienza a Crevalcore. A Reggio Emilia è rimasta un’area a Reggiolo.

Aree di accoglienza in Lombardia. Non ci sono più aree di accoglienza aperte. L'ultimo campo è stato dismesso il 27 luglio a Moglia, in provincia di Mantova.

Regioni e organizzazioni coinvolte. Oltre all’Emilia Romagna e alla Lombardia, le Regioni coinvolte nella gestione delle aree colpite sono: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, che operano nei comuni di Finale Emilia, Mirandola, San Felice sul Panaro, Medolla, Cavezzo, San Prospero e San Possidonio. Le organizzazioni nazionali di volontariato invece sono: Ana - Associazione Nazionale Alpini a Finale Emilia, Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze a Mirandola, Cisom - Corpo Italiano di soccorso Ordine di Malta a Bomporto, Misericordie a San Felice sul Panaro e Prociv Arci a Bondeno e Sant'Agostino. Presente anche la Croce Rossa Italiana che gestisce un'area di accoglienza a Concordia.