Soluzioni abitative

A seguito del terremoto del 6 aprile, uno degli obiettivi prioritari è stato quello di garantire alla popolazione colpita, il prima possibile, una sistemazione adeguata nell’attesa di riparare o ricostruire la propria casa. Questo obiettivo ha previsto diverse soluzioni per gli abitanti del “cratere” sismico con abitazione distrutta, inagibile o in zona rossa: gli edifici del Progetto CASE  – Complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili, i MAP-Moduli Abitativi Provvisori, gli affitti agevolati, le sistemazioni negli alberghi  e nelle strutture messe a disposizione dallo Stato e il CAS-Contributo di autonoma sistemazione. In particolare, per i cittadini aquilani colpiti dal terremoto, il Dipartimento della protezione civile ha avviato una rilevazione per conoscere e monitorare i fabbisogni alloggiativi. 

Nell’ambito del Progetto C.A.S.E, sono stati realizzati in 19 aree del comune dell’Aquila 185 edifici antisismici, per un totale di circa 4.500 appartamenti in grado di ospitare oltre 15.000 persone. Le prime consegne dei quartieri del progetto Case sono iniziate il 29 settembre 2009, gli ultimi edifici sono stati consegnati a febbraio 2010. Il 31 marzo 2010 la gestione di tutti gli edifici del progetto è passata al Comune dell'Aquila.

Per i cittadini degli altri comuni abruzzesi colpiti dal terremoto e per alcuni abitanti delle frazioni del Comune dell’Aquila, con casa distrutta o inagibile o in "zona rossa", sono stati  invece previsti, come soluzione abitativa temporanea, i Map. In totale, per i comuni fuori L'Aquila sono state previste circa 1900 casette di legno mentre 1400 moduli circa sono stati costruiti nel Comune dell'Aquila, di cui oltre 1100 realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile. A questi si devono aggiungere anche gli oltre 360 Map donati da imprese, enti, associazioni e fondazioni sia come abitazioni ad uso privato sia come strutture per servizi al cittadino, come ambulatori o scuole.

Parallelamente, il Governo ha avviato altre importanti azioni per la ripresa dei territori colpiti dal terremoto, dai contributi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni agli indennizzi per le attività produttive e le associazioni culturali. (Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri (Opcm) n.3778 e n.3779 del 6 giugno per edifici A, B e C, Opcm n.3790 del 9 luglio 2009 per edifici E e Opcm n.3820 del 12 novembre 2009 per gli aggregati in muratura e Opcm n.3789 del 9 luglio 2009)