Terremoto Abruzzo 2009

In questa sezione sono disponibili gli approfondimenti sulle attività svolte durante la gestione emergenziale del Dipartimento.

I dati riportati nelle diverse sezioni si riferiscono al periodo della gestione emergenziale del Dipartimento.

Alle 3.32 del 6 aprile 2009 una violenta scossa di terremoto colpisce l’Aquila e il territorio abruzzese. Il sisma registra una magnitudo 5.9 della scala Richter, una magnitudo momento 6.3 e una profondità pari a 8.8 chilometri.

Il terremoto provoca 309 vittime e oltre 1500 feriti, causando gravi danni alle strutture pubbliche e private e all’inestimabile patrimonio artistico-culturale della zona colpita. 

Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza e nomina il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Commissario delegato fino a dicembre 2009. 

L’incarico è poi prorogato fino al 31 gennaio 2010 e, nel mese di febbraio 2010, la gestione passa al nuovo Commissario Delegato, il Presidente della Regione Abruzzo.  

 

La nuova Struttura di gestione dell’emergenza, affidata a febbraio 2010 al Presidente della Regione Abruzzo, in qualità di Commissario delegato, è affiancata fino a fine mese da una Struttura tecnica di missione del Dipartimento della Protezione Civile. Restano di diretta competenza del Dipartimento alcune attività residue per la realizzazione di Moduli Abitativi Provvisori e Moduli ad uso scolastico provvisori, mentre il 31 marzo 2010 la gestione di tutti gli edifici del Progetto Case passa al Comune dell'Aquila. Resta inoltre affidata al Dipartimento la gestione delle donazioni versate sui conti correnti messi a disposizione dalla Protezione Civile Nazionale dopo il 6 aprile 2009.

Lo stato di emergenza si chiude il 31 agosto 2012, come stabilito dall’art. 67 bis del decreto legge n.83 del 22 giugno 2012, convertito con modificazioni nella legge n.134 del 7 agosto 2012. 

Per consentire il passaggio di consegne alle amministrazioni competenti in via ordinaria, fino al 15 settembre 2012 continuano a operare il Commissario delegato e la Struttura di missione per le attività espropriative per la ricostruzione, tutti gli uffici, le strutture, le commissioni e qualsiasi altro organismo posto a supporto del Commissario delegato.

Dal 16 settembre 2012, la ricostruzione e ogni intervento necessario per favorire e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal terremoto sono gestiti in base alle competenze previste dagli articoli 114 e seguenti della Costituzione, per assicurare prioritariamente il completo rientro a casa degli aventi diritto, il ripristino delle funzioni e dei servizi pubblici, l'attrattività e lo sviluppo economico-sociale dei territori interessati, con particolare riguardo al centro storico monumentale della città dell'Aquila.

Per questi stessi fini e con l'interesse al corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate alla popolazione colpite dal sisma, sono istituiti due Uffici speciali per la ricostruzione, uno competente sulla città dell'Aquila e uno competente sui restanti comuni del cratere. Il Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri coordina le amministrazioni centrali interessate nei processi di ricostruzione e di sviluppo per indirizzare e dare impulso - d'intesa con la Regione Abruzzo e gli enti locali - a questi Uffici speciali, in partenariato con le associazioni e con le organizzazioni di categoria presenti nel territorio.

Con l'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 20 del 20 settembre 2012 sono individuate come amministrazioni competenti in ordinario per completare le procedure amministrative per le occupazioni d'urgenza e le espropriazioni i comuni del “cratere sismico” in Abruzzo e le amministrazioni provinciali di L'Aquila, Teramo e Pescara.